Venerdì scorso ho avuto il piacere di assistere dal vivo a un’intervista di Salvatore Aranzulla durante il Seo & Love 2017 (https://www.seoandlove.it/), evento sul tema del content marketing innamorato della SEO) tenutosi a Verona, nella splendida cornice del palazzo della Gran Guardia.
Tra gli ospiti e gli speaker dell’evento c’erano alcuni tra i maggiori esperti del digitale italiano, tra i quali Salvatore Aranzulla appunto, Riccardo Scandellari, Cristiano Carriero e molti altri.

Il Seo & Love è stato per me un’occasione irrinunciabile per fare networking con i big del digitale, imparare molto e scattare tonnellate di selfie.
Durante l’evento, mi sono fatto prendere da una sorta di eccesso di condivisioni che solitamente critico negli altri, il cosiddetto oversharing, e tra i 10-12 aggiornamenti di stato solo su Facebook, c’è stato anche un selfie con Salvatore Aranzulla.


In seguito a questo post, diverse persone al mio ritorno da Verona e sui social (sì, anche Whatsapp è un social) mi hanno fatto diverse domande, incuriositi dalla figura di Salvatore Aranzulla e mi sono trovato, in modo limitato, a dover raccontare una storia molto interessante a poche persone.
Per mancanza di tempo, dalla settimana scorsa a oggi, non sono riuscito a raccontare a chi me l’aveva chiesto, come fosse Salvatore Aranzulla dal vivo. Per questo motivo (e anche perché credo che internet e la condivisione della conoscenza ci salveranno) scrivo questo post.

A questo punto ti starai chiedendo come Salvatore Aranzulla sia diventato Salvatore Aranzulla?

Te lo dico io.

Partiamo dalle basi:

Salvatore Aranzulla è “il Re italiano del Come”

Sono rimasto felicemente colpito dalla assoluta normalità di Salvatore Aranzulla, uno che non ama né i palcoscenici né le celebrazioni del suo successo, ma che lavora senza sosta per costruirlo dal 2002.

Prima di diventare un web-influencer e testimonial di molti brand globali per l’Italia (tra cui Netflix),”ne ha mangiato di pane duro” (come si dice dalle mie parti), costruendo giorno dopo giorno la sua marca personale e comunicando la sua autorevolezza attraverso la rete.

Il Re del “Come” ha iniziato la sua carriera di divulgatore digitale all’età di 10 anni e sorprendentemente in modo analogico. A 10 anni infatti, quando ognuno di noi (o almeno il sottoscritto) sognava di calcare tutti i campi di calcio della Serie A e diventare un giocatore professionista, il futuro imprenditore siciliano era già innamorato dei PC e quando ne vide uno in un negozio della sua città lo abbracciò. I suoi genitori per non fare brutta figura nel paese glielo comprarono. Era il 2002.

Da allora Salvatore armeggia quotidianamente con il suo PC cercando di risolvere tutti i problemi che si presentano a un principiante, solo che all’epoca era di un bambino di soli 10 anni!
Dopo soli 2 anni, nel 2004, anche i compagni di classe di Salvatore Aranzulla hanno iniziato ad armeggiare con i PC, ma con scarsi risultati.

Il personal branding di Salvatore Aranzulla

Il personal branding di Salvatore Aranzulla aveva già agito per lui, perché riceveva continue richieste di risoluzione di problemi informatici da parte dei suoi coetanei, i quali venivano evasi con file word redatti e stampati in più copie, che poi gli venivano distribuite.

Salvatore Aranzulla aveva notato che alcune richieste d’aiuto da parte dei suoi compagni di classe si ripetevano nel tempo e ha pensato che attraverso internet e un sito personale, aggiornato periodicamente, avrebbe potuto diffondere i suoi tutorial a più persone.

Da lì è partito Aranzulla.it, per diventare oggi il 24° sito in Italia e il n°1 nel segmento computer news con 500.000 visite al giorno (fonte dei dati www.aranzulla.it).
Aranzulla è stato anche il primo blogger italiano a convertire i suoi sforzi editoriali in denaro, ha capito prima degli altri come guadagnare da un blog grazie al sistema delle inserzioni pubblicitarie.

Salvatore Aranzulla ha anche innovato il sistema di produzione dei contenuti, realizzando un software interno che traccia le ricerche degli italiani in merito alla tecnologia così da sapere ogni giorno quali articoli produrre per soddisfare le ricerca degli utenti e gli obiettivi pubblicitari degli inserzionisti.

Su Aranzulla.it (ma sono sicuro che lo saprai) bisogna disattivare l’AdBlock per poter leggere l’articolo.Tra l’altro, esso rappresenta anche un modo per remunerare l’incommensurabile attività di SEO e di contenuti che il suo team realizza quotidianamente.

Quando mi sono avvicinato per conoscerlo e chiedergli una foto, con la massima calma, sono stato puntualmente sovrastato da gruppetti di sole donne perlopiù che, sgomitando, chiedevano una foto al divulgatore più famoso del suolo italico. Quindi ho rinunciato.

Tra persone sensibili però, si sa, ci si capisce al volo.

Al termine della prima parte del Seo & Love era prevista una pausa pranzo, alla quale mi sono avviato, ancora colpito dall’umanità mista a normalità di un imprenditore del web che fattura quasi due milioni di Euro l’anno. Poco prima di entrare all’interno della sala allestita per il pranzo, mi sono ritrovato ancora una volta Salvatore davanti. Ho riprovato ad avvicinarmi per potergli chiedere una foto. Stessa scena. Un’orda di gente mi sovrasta.

Salvatore Aranzulla come J. Zanetti

Una scena del genere mi è capitata solo un’altra volta nella vita: quando mi trovavo in un ristorante della mia città nel quale c’era anche Javier Zanetti e provai a chiedergli una foto.

Colpito dal numero di persone che gli si sono avvicinate ancora una volta, avevo rinunciato quando a un certo punto Salvatore mi fa: “Volevi fare una foto vero?”

Io: “Si ma non volevo disturbare”..

Il resto è storia recente.

Salvatore Aranzulla è una persona in gamba, gentile e normalissima, super timida e conoscerlo, seppur dalla platea di un teatro, mi ha fatto una bellissima impressione. È il tipo di imprenditore che dovrebbero prendere come esempio nelle scuole italiane, per temerarietà e per aver capito prima di altri come ritagliarsi una nicchia sul web, guadagnare dalle proprie passioni, vivere e lavorare grazie a ciò che ci appassiona.

Ho scritto questa storia per divulgarla a più persone, proprio come fece Aranzulla quando iniziò a scrivere dei primi problemi informatici degli italiani.
Aranzulla iniziò a fare SEO, quando i SEO di oggi si stavano chiedendo ancora cosa fare da grandi.
Io stesso in questo articolo ho cercato di “farmi guidare “dalla SEO scrivendo un titolo che su Google non hanno mai visto. Speriamo bene!

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