Mauro Balata Presidente della Lega B, si è messo in testa di cambiare il calcio italiano partendo dalla Coppa Italia Frecciarossa.

La sua riforma semplice e sensata propone che le partite di Coppa Italia tra squadre di Lega B, contro quelle di Serie A, vengono disputate in casa dalle prime. Stravolgendo il canovaccio oraganizzativo di un torneo tra i più amati tra gli appassionati di calcio italiano.

Una piccola goccia, questa, nel mare magnum delle riforme che la politica del calcio di casa nostra potrebbe accogliere, per mostrare apertura al cambiamento e iniziare una stagione di ammodernamento dell’industria del calcio italiano, un movimento che impiega ogni decine di migliaia di lavoratori e che rappresenta il quarto business come concorso alla formazione del PIL, anche se il gap di attrattività e infrastrutturale rispetto alle altre leghe, su tutte la Premier League, inizia a diventare un solco insostenibile.

Vediamo cosa accadrà.

Io sono fermamente convinto che la cara e buon vecchia Coppa Italia, tanto vituperata in passato, oggi rinominata Coppa Italia Frecciarossa, meriti più rispetto e più attenzione da parte di tutti, a livello internazionale. Per farlo, partirei dalla creazione di dei canali social dedicati, su tutte le piattaforme, ora i contenuti della Coppa sono inglobati negli account della Serie A, ma all’estero non accade così, come la FA CUP, la competizione inglese della Coppa Nazionale, la più antica al mondo, vanta i suoi account social dedicati nei quali segue la lunga marcia, fino alla finale di Wembley.

Una riforma per il calcio italiano, che parte dalla Lega B, coinvolge la Coppa Italia investendo la serie A e le sue squadre sarebbe proprio quello che ci vuole, perché a raccontare una storia come quella del Vicenza che vince la comeptizione nel 1996-97 e poi si va a giocare la semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea degli italiani Zola e Di Matteo, si fa sempre in tempo.

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